composizione muscolare

Composizione muscolare

Conoscere la composizione muscolare aiuta ad impostare il giusto allenamento per ogni muscolo, in modo da ottimizzare le performance indipendentemente dallo sport praticato.

Come abbiamo visto nell’articolo dedicato all’anatomia dei muscoli, le strutture di cui sono composti possono essere classificate in base a diversi parametri, basandoci sui meccanismi energetici abbiamo:

  • fibre tipo I, Slow Twich, fibre lente ad alta capacità aerobica;
  • fibre tipo IIb, Fast Twich, fibre con alta velocità di contrazione;
  • fibre tipo IIa, intermedie tra le due: con un’alta velocità di contrazione e una buona capacità aerobica.

Il giusto allenamento per la composizione muscolare

Le 3 tipologie di fibre sono contenute in tutti i muscoli del nostro corpo, ma in percentuale diversa secondo lo scopo per il quale si sono evolute. Per questo motivo è importante prima di tutto conoscerne la distribuzione e poi indirizzare correttamente l’allenamento.

Fibre rosse

Sono riccamente vascolarizzate e utilizzano l’ossigeno come carburante principale, hanno contrazioni lente e sono dotate di ottima resistenza. Le troviamo maggiormente rappresentate nei muscoli della postura, della deambulazione e nella muscolatura delle braccia che esegue movimenti continui e ripetitivi. La giusta metodologia di lavoro consiste nel:

  • eseguire un numero di ripetizioni più alto;
  • una velocità di esecuzione più bassa;
  • tempi di recpurero più bassi.

 

Fibre bianche

Al contrario delle prime, sono poco vascolarizzate e utilizzano ATP e glicogeno per contrarsi. Sono poco resistenti, ma sono le responsabili dell’espressione di forza e velocità che normalmente riscontriamo in un atleta. Il modo migliore per allenarle consiste nel;

  • usare alti carichi (>= 80% 1RM);
  • poche ripetizioni (3-6 per serie);
  • tempi di recpurero più alti per dare tempo all’organismo di ricaricare l’ATP.

 

Le intermedie hanno caratteristiche comuni ad entrambe e sono sempre stimolate nell’allenamento sia delle bianche che delle rosse.

Faccio presente che non esiste un muscolo composto esclusivamente da un tipo, ma qualora ci sia una predominanza è più adeguato un tipo di approccio piuttosto che un altro. Ad esempio, mi capita spesso di vedere in sala pesi persone che usano dei pesi enormi per le spalle, però i deltoidi sono composti per la maggior parte da fibre rosse, quindi rispondono meglio al “pompaggio” eseguito con basso peso e un alto numero di ripetizioni. Sopratutto, in questo modo viene salvaguardata l’articolazione della spalla, che, vi assicuro, non è “banale” quanto il menisco da trattare.

Composizione muscolare

 

Muscolo % fibre rosse % fibre bianche % fibre intermedie
Adduttore lungo 45 15 40
Addutttore breve 45 25 40
Bicipite brachiale 50 50
Bicipite femorale 65 10 25
Brachioradiale 40 60
Deltoide 60 40
Gluteo medio/piccolo 50 20 30
Gracile 55 15 30
Gran dorsale 50 50
Gran Pettorale 42 58
Grande adduttore 55 15 30
Grande gluteo 50 20 30
Ileo psoas 50 50
Pettineo 45 15 40
Piriforme 50 20 30
Popliteo 50 15 35
Psoas 50 20 30
Retto addome 46 54
Retto femorale (Q.F.) 45 15 40
Romboide 45 55
Sartorio 50 20 30
Semimembranoso 50 15 35
Semitendinoso 50 15 35
Soleo 75 15 10
Sopraspinato 60 40
Tibiale anteriore 70 10 20
Trapezio 54 46
Tricipite brachiale 33 67
Vasto intermedio Quadr. F. 50 15 35
Vasto laterale 45 20 35
Vasto mediale Quadr. F. 50 15 35

 

Fonte: Pierrynowski e Morrison integrata con Johnson e coll. La forza muscolare. Aspetti fisiologici ed applicazioni pratiche (Bosco et al, 2002)



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