I foam roller sono dei rotoli di gomma, o di schiuma espansa e indurita, sempre più utilizzati nel mondo dello sport. Di derivazione fisioterapica, trovano sempre più consensi da parte di sportivi e atleti, sia per migliorare l’elasticità muscolare, preparando i muscoli allo sforzo, sia per accelerare il recupero dopo l’attività sportiva.
In uno studio Mike Ross, fisiologo del Gottlieb Center for Fitness della Loyola University, parla del vantaggio del foam roller rispetto allo stretching: “Basti pensare ai muscoli come a un fascio di fili: se c’è un nodo, allungarli significa stringerlo ulteriormente, mentre quello che serve è distenderlo. Ed è proprio quello che permettono di fare i foam roller, distendendo la muscolatura e riducendo il rischio di infortuni”.
L’utilizzo del foam roller dona sollievo alla schiena, stanca o rigida, spesso causa di dolore cronico, stabilizza la colonna vertebrale, migliora l’equilibrio, la postura, la consapevolezza del proprio corpo, la flessibilità muscolare, la forza dinamica e la coordinazione. E’ l’ideale per chi, come me, con un lavoro sedentario, passa buona parte della giornata seduto alla scrivania.
Ancora più efficaci si sono rivelati i grid foam roller, quelli dotati cioè di una superficie non uniforme, che offrono l’ulteriore vantaggio di aumentare la circolazione del sangue nei tessuti muscolari. Particolarmente utili anche nel trattamento dei cosiddetti trigger point.

Dove si acquista e come si usa il Foam roller?
Online e nei negozi specializzati se ne trovano di tutte le dimensioni e prezzi, mediamente siamo intorno ai 20-25 euro, quindi abbastanza economico, soprattutto vista l’utilità.
Si può svolgere l’attività con i Foam Roller per la prevenzione e la cura di dolori, per rilassamento psico-
Si inizia con un breve riscaldamento, bastano 5 minuti di esercizi a corpo libero, giusto per incrementare la circolazione sanguigna. Poi si fa rotolare il corpo in tutte le direzioni sul foam roller, assecondando il senso in cui si sviluppano i muscoli: ci sono fasce longitudinali, fasce latitudinali e fasce trasversali. Non deve essere usato sulle articolazioni, quindi, ad esempio, si lavorano i muscoli della coscia, poi il polaccio, saltando il ginocchio.
Dei tantissimi video che si trovano in rete ne propongo uno, molto semplice ed allo stesso tempo completo, per darvi un’idea dell’utilizzo e dei suoi benefici: